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Steven Tyler e quella settimana a 'farsi' insieme a Roger Taylor

Il frontman degli Aerosmith ha una lunga storia di dipendenza

Rock e droga, un binomio indissolubile. Alzi la mano chi, pensando a una rockstar, non la lega quasi immediatamente all'uso e all'abuso di sostanze stupefacenti? Potrebbe essere un luogo comune, che però ha radici molto profonde. Sono moltissimi i musicisti che hanno assunto droga in ogni sua forma e che continuano a farne uso. Quale che sia il motivo: per espandere la propria creatività, per sfuggire dallo stress dei mille impegni, per aiutare il corpo ad avere prestazioni sempre all'altezza della situazione, oppure per il solo piacere. Purtroppo molte di queste rockstar sono anche morte a causa dell'uso della droga, in giovane e in meno giovane età.

Tra i rocker più noti per il suo rilevante consumo di droga vi è senza alcun dubbio il frontman degli Aerosmith Steven Tyler. Lui e il chitarrista del gruppo, Joe Perry, per la loro dedizione alle varie sostanze furono soprannominati 'The toxic twins'. A un certo punto il consumo di droga dei due leader della band mina la qualità artistica degli Aerosmith che dopo il successo riscosso negli anni '70 cade in disgrazia prima di risollevarsi grazie alla rivisitazione da parte dei Run DMC del loro cavallo di battaglia del 1975 “Walk this way” e, poi, all'uscita, nel 1987, dell'album “Permanent vacation”, con le hit “Rag doll” e “Dude (looks like a lady)”.

La droga è una bruttissima bestia che a un certo punto prende il sopravvento sulla tua persona, ti lascia credere di essere perfettamente in grado di gestirla a tuo piacimento, ma in realtà è lei a condurre le danze e a portarti in luoghi che preferiresti non visitare. Nel corso di una vecchia intervista Tyler ha raccontato un episodio che ha visto coinvolto anche il batterista dei Queen Roger Taylor, un musicista non particolarmente famoso per flirtare con la droga.

Accadde che Tyler e Taylor trascorsero una intera settimana in una stanza d'albergo consumando droghe di vario genere. Il musicista di origine italiana – il suo nome reale è Steven Victor Tallarico - ha raccontato come tutto fosse fantastico quando era sotto l'effetto delle sostanze, ma quanto si rivelasse orribile non appena svanito tale effetto.

Queste le sue parole: “Certo, mi sono fatto troppa droga. Ho passato una settimana in una stanza d'albergo con Roger Taylor dei Queen, e non era l'unico. Gli alti erano incredibili, ma i bassi ti facevano sentire come se qualcuno stesse ti succhiando il sangue dalla giugulare con una cannuccia. Sono caduto in ginocchio e ho perso tutto, ma sono in parte italiano, quindi è venuto fuori il mio buon senso di colpa e ho dovuto fare un check-in in riabilitazione. L'unica via d'uscita è passarci attraverso."

Steven Tyler, anche con l'aiuto, il consiglio e il sostegno dei compagni di band, ha trovato un modo per sbarazzarsi di questa dipendenza che portò effetti nefasti sia sulla sua salute che nei rapporti con le altre persone. Nonostante per lunghi periodi sia rimasto pulito di volta in volta ha avuto qualche ricaduta. Il mese scorso, proprio con il termine "ricaduta" gli Aerosmith hanno annunciato che Steven Tyler ha scelto "volontariamente" la via della disintossicazione dall'alcol entrando in un centro di recupero. La band si è vista quindi costretta a rimandare a settembre l'inizio dei concerti. Anche a 74 anni di età il ragazzaccio non riesce a rimanere lontano dalle tentazioni. Walk this way.

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